@cucinierapervocazione
“Preparare da mangiare è la più concreta forma d’amore per gli altri”
Il termine rosolio mi ricorda la mia infanzia, penso a mia nonna e alle sue bottiglie colorate che facevano bella mostra nella credenza. Ne aveva di ogni colore: verde rosmarino, giallo limoncello, rosso fragolino, marrone cioccolato. Ricordo una me bambina piuttosto fantasiosa che guardava i riflessi colorati di quei tesori pensando alle magiche pozioni di mago merlino. Il rosolio che sto per presentarvi è una ricetta tramandata in convento, non so esattamente da dove provenga, si racconta che l’abbia scritta una parente greca di una suora anziana scomparsa anni fa. È antica come lo è anche il suo gusto.
Ingredienti
Tre melograni grossi
Il succo di un melograno
500 ml di alcol per liquori
500 ml di acqua
500 gr di zucchero semolato
Una stecca di cannella
3 chiodi di garofano
La scorza di mezzo limone non trattato.
Procedimento
Ho sgranato le melograne togliendo tutte le parti della membrana che li unisce.
Ho tagliato in senso orizzontale la melagranata e l’ho spremuta come fosse un limone.
In un capiente vaso di vetro ho versato i chicchi e il succo delle melograne, ho versato la stecca di cannella, i chiodi di garofano, la scorza del mezzo limone privata del bianco e ho coperto con l’alcol per liquori.
Ho sigillato il vaso con una pellicola per alimenti e successivamente ho chiuso ermeticamente il vaso con il suo coperchio. Ho coperto il vaso con un sacchetto scuro per non fargli prendere luce.
Ho lasciato macerare il tutto per 10 giorni.
Trascorsi i dieci giorni di macerazione, ho preparato lo sciroppo portando lentamente a bollore acqua e zucchero e ho fatto raffreddare.
Con l’ausilio di un colino a trama fitta ho passato l’alcol, filtrandolo dai grani.
Ho unito lo sciroppo all’alcol e ho mescolato bene.
Ho imbottigliato e fatto riposare per un mese, prima di consumarlo.